Mavolo Beverages, azienda veneta specializzata nella distribuzione di bevande e spirits da oltre 60 anni, ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di quasi 102 milioni di euro (+10%). Prosegue così il trend positivo iniziato alcuni anni fa e che ha permesso di portare il numero di dipendenti da 16 a 31 nel giro di due anni.

«Il mercato di liquori e spirits è in crescita e sta trainando il settore. Il nostro catalogo – afferma il ceo Alessandro Mavolo – in costante espansione ci consente di fornire ai clienti alcune delle etichette più rinomate a livello globale. Un altro elemento fondamentale è la nostra presenza su tutto il territorio italiano, che ci consente di raggiungere diversi segmenti del mercato, e una rete di distribuzione progettata con avanzate tecnologie di gestione e pianificazione. Prevediamo inoltre di espandere il nostro team di drinksetter (ex bartender che grazie alle loro competenze collaborano con la rete di vendita, ndr) che rappresentano il fiore all’occhiello del progetto Anthology by Mavolo, la selezione che raccoglie prodotti premium distribuiti in esclusiva».

Il gin, che è stato il best seller degli ultimi anni, ha confermato le sue buone performance, mentre il whisky ha mantenuto sostanzialmente i livelli di vendita del 2022. Ma, secondo Mavolo, le preferenze dei consumatori si stiano orientando sempre di più verso prodotti che in passato erano considerati di nicchia come tequila e mezcal.

Una crescita molto più alta della media è stata ottenuta dalla «selezione esclusiva» Anthology by Mavolo che nel 2023 ha fatto registrare +25% ottenuto un aumento del 25%. In costante crescita anche il numero di etichette in esclusiva disponibili in questo catalogo: a fine 2022 erano 165, mentre a inizio 2024 conta già 344 referenze diverse. Tra questi l’azienda evidenzia il Cachaça 51 sudamericano e Black Sinner e Iovem, «due prodotti inediti firmati dal campione del mondo di bartending e imprenditore Bruno Vanzan e dalla sua genialità creativa».

«Il mercato del beverage è in costante mutamento. Quello che ieri era di tendenza, domani non lo sarà più. Il fattore che resta immutato nelle scelte dei consumatori è la costante ricerca della qualità, sia nelle etichette sia nei drink nel bicchiere. Il consumatore è più attento e mostra un crescente interesse nel bere in modo più consapevole e qualitativo, preferendo la qualità alla quantità. Il nostro obiettivo con Anthology è riuscire a restare al passo con questa tendenza, e intercettare i desideri dei clienti. Per questo motivo Anthology sarà sempre più al centro della nostra strategia di sviluppo aziendale e sarà oggetto di significativi investimenti, volti a consolidare questa divisione come fulcro del nostro business», conclude Mavolo.

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