Parla (anche) siciliano la rivoluzione della pubblicità nelle grandi piattaforme di streaming video. Con largo uso, ovviamente, dell’intelligenza artificiale. Il tutto grazie alla pubblicità contestuale nei video (film, documentari e così via) trasferendo sulle piattaforme di streaming una tecnica, diciamo così, già utilizzata sul web con l’obiettivo, dichiarato, di fare concorrenza ai grandi player della pubblicità: gli annunci di prodotto contestuali sono automatizzati, pubblicati in pausa in ogni fotogramma di ogni video.

La rivoluzione della pubblicità contestuale

Al centro di tutto c’è Contxtual.tv, una startup con sede a New York fondata da Gregory Casalino, un imprenditore di 57 anni, originario del New Jersey, con l’obiettivo di lanciare una «piattaforma che consente ai fornitori di streaming di vendere un inventario praticamente inesauribile di annunci con pausa contestuale in modo fluido e su larga scala, generando nuove entrate e coinvolgimento con gli spettatori». L’idea è semplice: quando l’utente guarda una serie tv o un film su una piattaforma di streaming e mette in pausa, gli compaiono a schermo delle pubblicità non invasive (non è forzato a guardarle per tot tempo). Cosa contengono queste pubblicità? Contengono prodotti che corrispondono a quello che c’è nella scena in quel momento (abbigliamento, beauty, prodotti per la casa e così via). È Gregory che coinvolge in questa iniziativa due brillanti ormai ex studenti siciliani: Gaetano Coppoletta, di Grammichele in provincia di Catania, e Giuseppe Concialdi di Santo Stefono Quisquina in provincia di Agrigento. Entrambi sono laureati (col massimo dei voti) in Informatica al Politecnico di Torino e in Computer Science all’Università dell’Illinois a Chicago, dove si sono conosciuti.

Due giovani siciliani a New York

A luglio dell’anno scorso Giuseppe ha conosciuto, grazie a Linkedin, Gregory Casalino che in quel momento sta cercando un tecnico, qualcuno che si dedichi ad applicare l’intelligenza artificiale al sistema che lui ha in mente. E così nasce la collaborazione prima con Giuseppe che viene coinvolto in qualità di co-founder e Cto della startup (che si ritrova a gestire un team di 15 sviluppatori e una startup che un anno prima era
stata valutata 3 milioni di dollari) e poi di Gaetano anche lui co-founder: «Da quando Giuseppe ed io siamo diventati co-founder l’intelligenza artificiale è migliorata moltissimo e ad oggi stiamo avendo conversazioni con grandi aziende che offrono servizi di streaming (di cui non possiamo fare il nome per adesso) – racconta Gaetano –. Chiunque nel settore veda il nostro prodotto rimane impressionato, il modello degli ad in pausa esiste già, ma nessuno ha mai pensato di mettere ad relativi al contesto della scena, e creare quindi user engagement e purchase intent. Noi crediamo che questa tecnologia non sia solo in favore delle streaming companies per generare revenue ma che sia anche una funzione in più per l’utente, che saprà che mettendo in pausa può vedere e mettere like ai prodotti che gli attori indossano».

Intelligenza artificiale e bilanci delle piattaforme

La startup è nata sulla base di alcune considerazioni sul mercato e i bisogni delle piattaforme e punta sull’intelligenza artificiale: «Gli streamer hanno bisogno di entrate adesso per affrontare il consolidamento – si legge in una presentazione – . Il “modello di crescita” che in precedenza sosteneva gli streamer è andato – ora stanno lottando per trovare un modello di business che fa profitto. Contxtual.tv offre agli streamer un vasto inventario di contenuti contestuali di annunci di prodotti che possono aumentare l’Arpu (ricavi medi per utente ndr). I cookie stanno per scomparire e quindi gli inserzionisti hanno bisogno di alternative su larga scala che consentano loro di farlo inseguire l’intenzione di acquisto dei consumatori. Contxtual – dicono – offre un’alternativa che può essere altrettanto alta esibendosi senza problemi di privacy».

Una scommessa non da poco, se vogliamo. L’approdo in Contxtual per i due ragazzi siciliani (ambedue ventenni) è il coronamento di un sogno: «Durante il tempo libero, propongo a Giuseppe e agli altri due coinquilini di fare brainstorming per trovare problemi e poi lavorare per trovare una soluzione e fondare così una società – racconta Gaetano –. Abbiamo avuto le idee più disparate e alcune le abbiamo anche realizzate, senza mai riuscire a fare business. Una cosa va detta sul fallimento: in Italia se fallisci sei tu un fallito, in America se fallisci significa che ti scommetti, sei uno in gamba e prima o poi ce la farai».

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