Nel comitato di Luciano D’Amico c’è silenzio. Ed il silenzio non è solo per le proiezioni che danno una vittoria al candidato del centrodestra con un vantaggio di circa 9 punti in percentuali. La prima sfida persa è stata quella di portare al voto gli indecisi. Quando è arrivato il dato definitivo dell’affluenza di un punto percentuale inferiore a quello del 2019, si è fermato il sogno di convincere la grande platea degli astensionisti, convincendoli a votare per l’alternativa al governo abruzzese.

Si ferma anche l’entusiasmo rispetto al clima che era maturato dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna che era servita da collante per la strategia di campo largo che, per l’Abruzzo, era addirittura diventato campo larghissimo.
“Aspettiamo, con speranza e con la consapevolezza che lo scontro tra destra e centrosinistra era difficilissimo”. Afferma dal comitato Stefania Pezzopane, ex senatrice e consigliera comunale del Pd a l’Aquila, a Rainews24. 
“Comunque sia il centrosinistra è ripartito, una grande unità e un campo larghissimo, siamo in campo – ha spiegato Pezzopane -. E’ importante quello che abbiamo fatto, può essere un messaggio che mandiamo all’Italia”.

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