Le missioni ExoMars e Mars Express dell’ESA hanno individuato per la prima volta la formazione di ghiaccio nell’acqua vicino all’equatore di Marte, una parte del pianeta dove si riteneva impossibile che esistesse il ghiaccio. Il gelo si trova in cima ai vulcani Tharsis: i vulcani più alti non solo su Marte ma nel Sistema Solare. È stato osservato per la prima volta dall’ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO) dell’ESA, e successivamente sia da un altro strumento a bordo del TGO che dal Mars Express dell’ESA .
Le macchie di brina sono presenti per alcune ore intorno all’alba prima di evaporare alla luce del sole. Nonostante siano sottili – probabilmente spessi solo un centesimo di millimetro (quanto un capello umano) – coprono una vasta area. La quantità di ghiaccio rappresenta circa 150.000 tonnellate di acqua che si scambiano ogni giorno tra la superficie e l’atmosfera durante le stagioni fredde, l’equivalente di circa 60 piscine olimpiche.
Un microclima particolare
La regione di Tharsis su Marte ospita numerosi vulcani, tra cui Olympus Mons e Tharsis Montes: Ascraeus , Pavonis e Arsia Mons. Molti di questi vulcani sono colossali e svettano sulle pianure circostanti ad altezze che vanno da una (Pavonis Mons) a tre (Olympus Mons) volte quella del Monte Everest terrestre .
Questi vulcani presentano caldere: grandi cavità, alle loro sommità, causate dallo svuotamento delle camere magmatiche durante le eruzioni passate. I ricercatori suggeriscono che l’aria circola in un modo particolare sopra Tharsis; questo crea un microclima unico all’interno delle caldere dei vulcani che consente la formazione di macchie di gelo.