È durato circa un’ora e mezza il confronto a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orbàn. “Abbiamo fatto il punto sullo stato eccellente delle relazioni tra Roma e Budapest, l’Ungheria è un prezioso alleato anche in ambito Nato. Sono molto soddisfatta dal rafforzamento dei nostri rapporti”. Così Giorgia Meloni al termine del bilaterale in conferenza stampa. Una bilaterale che ha voluto il leader ungherese. Il primo di luglio comincerà il semestre di presidenza europea proprio da parte dell’Ungheria. Quindi l’incontro con alcuni dei paesi chiave. La settimana scorsa a Berlino, oggi a Roma e mercoledì in Francia.
Nella conferenza stampa finale Giorgia Meloni ha affermato che “Ci siamo trovati d’accordo con Orbàn sulla gestione dei flussi migratori, rinforzando le nuove linee europee di difesa dei confini anche con nuove soluzioni, come l’accordo siglato tra Italia e Albania, che può diventare un modello vista la lettera che la maggior parte dei paesi ha inviato alla Commissione”.
Ed arriva anche, in conferenza stampa una riflessione di Orbàn che afferma come il tema delle migrazioni diventerà sempre più. “Non sembra oggi ci coinvolga in pieno – ha affermato – ma diventerà un problema sempre più pressante per tutti. Per questo serve una vera gestione europea del fenomeno migratorio”.
Il confronto ha anche interessato la guerra in Ucraina e le posizioni diverse sul conflitto. “Abbiamo discusso del conflitto, le nostre posizioni non sono sempre coincidenti ma apprezzo la posizione ungherese in Europa e Nato che consente agli alleati di assumere decisioni importanti anche quando non è d’accordo. Con Viktor – ha proseguito Meloni – abbiamo ribadito il sostegno all’indipendenza e sovranità ucraina”.
Il ragionamento si è poi spostato sui temi che l’Ungheria intende inserire nell’agenda dei sei mesi di presidenza dell’Unione “condivido le priorità” individuate dalla “presidenza” ungherese, “a partire dalla decisione di inserire la sfida demografica”, precondizione per una “Europa forte”.
“Dal primo luglio l’Ungheria assume la presidenza di turno della Ue e sto visitando gli altri leader europei per cercare l’appoggio al programma ungherese. – racconta in conferenza stampa Orbàn – Oggi non abbiamo parlato di questioni di partito, perché abbiamo chiuso tutto lunedì scorso, a Bruxelles, dove ho reso chiaro che noi difendiamo gli interessi nazionali e non possiamo aderire a una fazione dove c’è un partito rumeno che è anti ungherese. Ma ci impegniamo a una collaborazione tra i partiti di destra in Europa”. Insomma, Orbàn si schiera a destra ma senza entrare nei Conservatori europei. Il tema di questi giorni, insomma, che sembra portare a più raggruppamenti europei dell’area dei conservatori. Probabilmente un nuovo gruppo, dunque, oltre a quello di ECR e di Identità e Democrazia, gruppo politico dove è presente Salvini e Le Pen.
Nell’agenda Ungherese un tema forte è quello della competitività che deve restare il tema fondamentale nell’agenda insieme a quello dell’allargamento dell’Unione. Poi occorre, secondo Orbàn, la sperimentazione di accordi che riescano ad integrare anche paesi extra Ue.