Le borse si concedono una giornata tranquilla dopo un periodo di rialzi. Oggi Piazza Affari è di poco positiva (+0,21%), di poco negative invece le altre principali piazze europee: -0,19% per l’indice Eurostoxx 50. La scorsa settimana l’indice di Milano è salito del 3% e si è portato vicino ai massimi dal 2008, mentre Londra venerdì ha toccato il massimo storico.
Sotto osservazione in Italia le banche, dopo l’emendamento di venerdì che rende i crediti fiscali del Superbonus detraibili in 10 anni e non più in 4, con retroattività a partire da gennaio 2024. L’indice del settore bancario questa mattina ha aperto in calo, poi ripreso, è di poco positivo, +0,13%.
Tra i titoli in particolare Intesa Sanpaolo sale (+0,85%) e compensa il calo di altre banche, tra cui Bper Banca (-0,99%) e Fineco (-0,96%).
Nel paniere del Ftse Mib i maggiori rialzi sono per Stellantis (+3,43%) e Diasorin (+3,21%), maggiori ribassi per Iveco (-4,30%) e Leonardo (-3,82%).
Anche negli Stati Uniti i future anticipano un avvio poco mosso (+0,19% quello sull’S&P500). Si attende il dato chiave della settimana, l’inflazione americana di aprile, che sarà diffuso mercoledì. Intanto l’indice Dow Jones è reduce da 8 sedute consecutive in rialzo e l’indice S&P500 è vicino al massimo storico.
A spingere i listini sono stati i conti delle imprese. Il 79% delle trimestrali fin qui pubblicate dalle società americane ha superato le aspettative della vigilia.
Riflettori su una sfida tra titani del tech: Alphabet, casa madre di Google, scende nelle contrattazioni pre-apertura (-1,64%) dopo che Bloomberg ha riferito che Apple (+1,45% nel pre-market) sta chiudendo un accordo per utilizzare la tecnologia di OpenAI su iPhone.
Oggi il petrolio è tornato sopra gli 83 dollari al barile, +0,40%. Durante la crisi tra Iran e Israele, un mese fa, era salito a 91 dollari.