Principessa e attrice, modella e anche disegnatrice di gioielli, protagonista del jet-set internazionale e delle cronache rosa, Ira von Fürstenberg è morta oggi a Roma all’età di 83 anni. Nata nella Capitale il 17 aprile 1940, era figlia del principe Tassilo Fürstenberg e di Clara Agnelli (sorella dell’ex presidente della Fiat Gianni). Dotata di grande fascino, una delle blasonate icone sexy degli anni ’60, Ira von Fürstenberg divenne un volto popolare del grande schermo grazie al ruolo della dottoressa Olivieri nel film “Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” (1967) diretto da Luciano Salce e interpretato da Alberto Sordi. Recitò anche accanto al conte Giovanni Nuvoletti (nei panni dl professor Gustavo Azzarini), allora compagno della madre Clara Agnelli.

Tra gli anni ’60 e ’70 ha recitato in una trentina di film. Ha anche presentato il Festival di Sanremo 1970 a fianco di Nuccio Costa e Enrico Maria Salerno. Ira von Fürstenberg è stata sposata con il principe spagnolo Alfonso di zu Hohenlohe-Langenburg, da cui ha avuto due figli Christoph (1956-2006) e Hubertus (1959), ex sciatore olimpico in rappresentanza del Messico, cantante e fotografo. Si è poi risposata in seconda nozze nel 1961 con il playboy Francesco “Baby” Pignatari e dalla loro unione non sono nati figli. Già l’anno seguente pare che il matrimonio cominciasse a scricchiolare e i due divorziarono a Las Vegas il 15 gennaio 1964.

In un periodo non facile della sua vita, con due matrimoni alle spalle, poco più che 25enne fu il produttore Dino de Laurentis a proporre a Ira di entrare nel mondo cinema. La principessa-attrice girò in tutto 28 pellicole e rifiutò il film “Barbarella” (1968) di Roger Vadim, ruolo che poi venne assegnato a Jane Fonda. Come rifiutò anche di girare un film con Tinto Brass che prevedeva scene erotiche. Dopo il flop del film “Processo per direttissima” del 1974, ispirato al caso dell’anarchico Pino Pinelli, arrestato per la strage di Piazza Fontana e morto nella questura milanese in circostahze mai chiarite, dove Ira impersonava una giornalista ispirata a Camilla Cederna, lasciò il cinema. Collaborò con Diane Vreeland, giornalista della rivista “Vogue” come modella e le sue foto di moda con Helmut Newton e i più famosi fotografi internazionali sono icone degli anni ’70.

Si occupò poi di moda e bellezza, presidente della Germaine Monteil e quindi presidente della linea profumi di Valentino, oltre a dedicarsi all’antiquariato nel suo negozio a Ginevra. E’ stata anche designer di gioielli.

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