Più di mille animali esotici, rettili e animali domestici sono morti in un vasto incendio divampato nel famoso mercato di Chatuchak a Bangkok.
Il rogo, riportano i media locali, sarebbe scoppiato nelle prime ore di martedì a causa di un corto circuito innescato dall’accensione delle ventole in un negozio di vendita di cani di piccola taglia.
Le fiamme si sono poi estese fino a distruggere più di cento esercizi commerciali in quello che è uno dei luoghi simbolo del turismo della capitale thailandese che ogni fine settimana attira quasi 200.000 visitatori.
Chatuchak è uno dei mercati più grandi del sud-est asiatico.
Uccelli, cani, gatti e serpenti sono arsi vivi nelle gabbie nel settore dedicato agli animali domestici, che comprende anche tartarughe, anatre, ratti, pitoni e gechi.
Da anni gli animalisti chiedono la chiusura del mercato per le cattive condizioni di vita degli animali che, secondo quanto riferito, ha portato ad alti tassi di malattie e mortalità.
Il vicepresidente senior della PETA Jason Baker ha dichiarato: “Per oltre un decennio, la PETA ha chiesto la chiusura del famigerato mercato di Chatuchak, dove moltissimi animali sono sfruttati e soffrono. La tragedia di oggi sottolinea l’urgente necessità di agire. Gli animali non sono nostri e non possono essere usati per il nostro divertimento”.
Data l’ora in cui si è verificato l’incendio, la struttura era chiusa al pubblico e non sono state segnalate persone ferite.