Rendere più efficiente al produzione e prepararsi così a cogliere quella ripresa del mercato che «arriverà di sicuro, anche se i tempi sono incerti: credo che dovremo aspettare il 2025», spiega Andrea Gulinucci, ceo di Ceramica Globo, azienda di Viterbo specializzata nella produzione di sanitari e arredobagno, con un fatturato di circa 45 milioni di euro, pe ril 35% realizzato all’estero.
La ripresa del mercato
«Gli investimenti sul prodotto e sui processi sono costanti – precisa Gulinucci -. Certo, il mercato in questo momento è in una fase riflessiva, nel 2023 i ricavi si sono ridotti del 5%, ma venivamo da un biennio di crescita straordinaria, perciò era prevedibile. Al momento il 2024 è in linea con lo scorso anno, quindi ci attendiamo una stabilità. Credo che la ripresa vera arriverà solo il prossimo anno. E noi dobbiamo tenerci pronti».
Il restyling del secondo impianto produttivo
A settembre sarà infatti completata la ristrutturazione del secondo stabilimento produttivo a Fabrica di Roma, costato circa 1 milione di euro, che il ceo definisce «un significativo passo avanti nel processo di rinnovamento dell’intera sede produttiva». È stato non solo migliorato l’aspetto estetico dell’edificio, ma è stata inoltre ottimizzata la gestione degli spazi, per favorire una maggiore efficienza nell’area produttiva. «Questo intervento riflette l’impegno di Globo nel migliorare continuamente le proprie strutture, al fine di garantire standard qualitativi sempre più elevati e un ambiente di lavoro confortevole e moderno, confermando e aumentando in alcuni reparti la struttura del personale», aggiunge Gulinucci. Che sottolinea l’importanza, per un’azienda del made in Italy e del design, di avere sedi non solo efficienti e produttive, ma anche belle dal punto di vista estetico, in grado di esprimere quella qualità e unicità che rende famosi nel mondo i brand italiani.
Gli investimenti in sostenibilità
Anche sul fronte dello sviluppo sostenibile, e in particolare del miglioramento dell’efficienza energetica, Ceramica Globo ha intrapreso alcuni anni da un percorso di investimenti per implementare un sistema di gestione per l’energia, che ha consentito di monitorare e migliorare l’efficienza dei consumi energetici aziendali. Sono stati installati due forni a inetrmittenza, che possono essere spenti quando non vengono utilizzati, accanto a quelli tradizionali a ciclo contuinuo. Negli ultimi anni tutti i reparti, in entrambi gli stabilimenti produttivi, sono stati dotati di misuratori dell’energia elettrica in tempo reale. «Questo ci consente di monitorare accuratamenteogni processo produttivo e ogni impianto installato, permettendoci di intervenire tempestivamentesu impianti o macchinari ad alto consumo energetico – dice Gulinucci -. Abbiamo implementato un progetto di efficientamento energetico anche per l’energia termica, fondamentale nel nostro processoproduttivo per l’essiccazione dei manufatti. Questo include il recupero del calore dai nostri forni e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica tramite l’installazione di un nuovo sistema di ventilazione». Progetto che ora l’azienda vorrebbe implementare ulteriormente e strutturare attraverso i fondi di Industria 5.0.
Inoltre, sono stati fatti investimenti importanti sul fronte investito del fotovoltaico, arrivando a coprire il 50% dei tetti delle due fabbriche: «Un investimento da tre tranche di 500mila euro ciascuna che abbiamo fatto per una scelta di sostenibilità, ma che si è dimostrato strategico anche dal punto di vista economico e infatti si è già ripagato – spiega il ceo -: il 30-35% dell’energia che consumiamo e autoprodotta. L’impianto installato sul secondo stabilimento produttivo ha una potenza di 500 kW/h ed è entrato in funzione nel gennaio 2023. Nel corso del 2023, sono stati utilizzati 460mila kWh di energia prodotta, di cui circa l’80% è stato impiegato all’interno del processo produttivo, corrispondente a 370mila kWh.