Nel 2023 l’incidenza delle persone in povertà assoluta si è attestata sui valori massimi del decennio, aumentando leggermente rispetto al 2022: sono oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui non in grado di acquistare un paniere di beni e servizi considerati essenziali. Nello stesso anno si è anche ridotta la platea di beneficiari del Reddito di cittadinanza (limitato a sette mensilità per i percettori “occupabili”), che dal 1 gennaio 2024 è stato sostituito da due misure: l’Assegno di inclusione e il Supporto alla formazione e al lavoro, che però complessivamente garantiscono un sostegno economico ad un numero decisamente inferiore di persone in difficoltà.

Vediamo i numeri.

Il quadro della povertà nell’ultimo decennio

Guardando all’andamento nell’ultimo decennio, è progressivamente cresciuta l’incidenza della povertà familiare che nel 2014 era pari al 6,2%, nei due anni successivi è rimasta stabile, crescendo in maniera significativa nel 2017, quando l’indicatore familiare è arrivato al 7,2%. Nel 2018 l’indicatore si è stabilizzato, per poi diminuire nel 2019 al 6,7%, in concomitanza con l’introduzione del Reddito di cittadinanza di cui, a partire dal secondo trimestre, hanno beneficiato circa un milione di famiglie in difficoltà. Nel 2020, anno della pandemia, l’incidenza della povertà riprende a crescere, arrivando al 7,8% e interessando oltre 2 milioni di famiglie, per poi stabilizzarsi nel 2021. Nel 2022, l’incidenza ha ripreso a crescere arrivando all’8,3%, soprattutto a causa della forte accelerazione dell’inflazione, che ha penalizzato soprattutto le famiglie meno abbienti.

Nel 2023, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’incidenza della povertà assoluta è pari all’8,5% tra le famiglie (8,3% nel 2022) e al 9,8% tra gli individui (9,7% nel 2022), in un quadro di «sostanziale stabilità» rispetto al 2022: si tratta di oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui. Da notare che è in peggioramento rispetto al 2022 la condizione delle famiglie con un lavoratore dipendente: qui l’incidenza della povertà assoluta raggiunge il 9,1% (dall’8,3% del 2022) e coinvolge oltre 944mila famiglie non in grado di acquistarte un paniere doi beni e servizi tale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile.

La copertura garantita dal reddito di cittadinanza

Vediamo quanti erano i beneficiari del Reddito e della Pensione di cittadinanza: partito ad aprile del 2019 nel primo annodi vita ha coinvolto 1,1 milioni di nuclei per 2,7 milioni di persone, poi nel 2020 ha raggiunto quasi 1,6 milioni di nuclei per 3,7 milioni di persone, nel 2021 ha coinvolto 1,7 milioni di nuclei per 3,9 milioni di persone, per scendere nel 2022 a quasi 1,7 milioni di nuclei per 3,6 milioni di persone e nel 2023 si è attestato a 1,3 milioni di nuclei per 2,9 milioni di persone, in previsione della scadenza della misura a fine anno e della riduzione della durata a 7 mesi per le persone occupabili.

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