Immaginate 45 campi da calcio messi uno accanto all’altro e coperti da 50mila pannelli fotovoltaici, che permettono di produrre 21,6 GWh l’anno, pari al consumo di circa 7.800 famiglie, evitando l’emissione di oltre 9.800 mila tonnellate di CO2 l’anno (corrispondenti a quelle di circa 10mila automobili), con una potenza installata totale di 18 MWp.
Un investimento da 15 milioni di euro
Sono alcuni dei numeri che rendono l’imponenza e la strategicità del nuovo impianto fotovoltaico di Fiera Milano, uno dei più grandi (330mila metri quadrati di superficie) finora realizzati su tetto in Europa e uno dei dieci più grandi al mondo. Il progetto, realizzato da una joint venture tra Fondazione Fiera Milano (principale azionista della società fieristica) e A2A, è stato realizzato in tre fasi, con l’avvio del progetto nel 2018 e la consegna della prima parte nell’aprile 2022, seguita da una seconda fase conclusasi lo scorso febbraio, e ora dall’ultima fase, che ha visto il completamento dell’opera. L’investimento complessivo è stato di circa 15 milioni di euro.
L’infrastruttura consentirà di coprire il 35% circa del fabbisogno energetico di Fiera Milano per il quartiere espositivo di Rho, mentre la quota residuale dell’energia generata verrà immessa in rete. La collocazione dell’impianto sul tetto della Fiera offre l’ulteriore vantaggio di non occupare terreno agricolo, ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, durante la presentazione della nuova infrastruttura, sottolineando che in Lombardia «si fanno sempre importanti accordi e sinergie che consentono di realizzare grandi obiettivi come questo che va nella direzione della sostenibilità, che non deve essere vista solo come un dovere, ma come un’opportunità».
Un fattore di competitività
Di più: come un fattore di competitività, come ha sottolineato Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano: «Grazie a questo impianto sarà possibile avere l’impianto fieristico più sostenibile del nostro Paese, aumentando la capacità di attrarre eventi internazionali, che chiedono la sostenibilità come prerequisito». Ora che la sua realizzazione è completata, questo impianto è il primo per rendimento tra quelli dei quartieri fieristici europei e si posiziona davanti a Barcellona (5,9 GWh), Stoccarda (4,3) e Monaco (2,7).
Il progetto rientra del resto negli obiettivi previsti dal nuovo piano di sostenibilità integrato 2024-2027 di Fiera Milano e rappresenta «una grande opportunità in quanto elemento di posizionamento della nostra azienda, che ha inserito il tema della sostenibilità come seconda dimensione di crescita e di sviluppo all’interno del Piano strategico – ha precisato Francesco Conci, amministratore delegato e direttore generale della società fieristica –. È un criterio qualificante per attrarre e ospitare grandi manifestazioni itineranti e crediamo fortemente che essa possa essere un vantaggio competitivo e un fattore chiave per guidare la crescita del business». Tra i 30 obiettivi del piano di sostenibilità integrato c’è proprio l’impegno ad aumentare la percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 38% al 70%. L’impianto consentirà inoltre di rendere quasi del tutto autonoma la gestione energetica delle gare delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che si svolgeranno nei Padiglioni della Fiera, ha aggiunto Pazzali.