È finito il rimbalzo per le borse europee. Milano aveva aperto in salita di circa un punto percentuale, a metà seduta segna -0,08%. Variazioni di circa lo 0,3% per Londra, Francoforte e Parigi. In evidenza il -1% di Madrid.
Gli indici venivano da un venerdì molto complicato, per Milano era stata la peggiore seduta dell’anno, -2,8%, così come era stata la peggiore settimana, quasi -6%. Tra i fattori, l’incertezza dovuta alle elezioni in Francia, l’atteggiamento prudente della Fed americana sui tassi e il calo dei titoli dell’automotive europeo dopo l’annuncio di dazi sulle auto cinesi.
Tra i settori, le banche tornano sulla parità (indice Ftse Italia All-Share Banks) dopo un avvio in netto rialzo. Rimane poco sopra il mezzo punto percentuale il rialzo per i comparti tecnologia e automotive. Tra i singoli titoli maggiori rialzi per Unipol (+1,34%) e Banca Popolare di Sondrio (+1,07%). Ribassi maggiori per Amplifon (-2,19%) ed Erg (-3,47%).
Sotto osservazione anche i riflessi sul titolo in borsa della morte improvvisa del presidente di Fincantieri, il Generale Claudio Graziano. Il titolo dopo la notizia è volatile: inizialmente in calo del 3%, ha recuperato fino al +1,03%; in seguito è tornato a scendere dell’1,5%.
Occhi puntati anche sullo spread Btp/Bund: venerdì è salito a quota 156, circa 25 punti base in più in una settimana. Oggi dopo un calo iniziale più deciso, scende solo di 2 punti, a quota 154.
In Cina nella notte sono usciti dati relativi a maggio. Le vendite sono state migliori delle attese, +3,7% su base annua. Sotto le attese, ma comunque in salita di quasi il 6% la produzione industriale. I prezzi delle case sono diminuiti del 3,9%.
La reazione dei listini cinesi è stata di poco negativa (-0,55% Shanghai, -0,03% Hong Kong). Netto invece il calo della borsa di Tokyo, -2,01%.