«Nel 2023 i soggetti obbligati nel mondo del gioco hanno inoltrato 12mila segnalazioni di operazioni sospette, con un forte trend in crescita rispetto al 2019, quando erano state 5.067». Lo hanno riferito i rappresentanti della Guardia di finanza, nel corso di un’audizione alla Camera sul Dlgs di riordino del sistema dei giochi e delle scommesse ‘a distanza’, facendo rilevare «grande attivismo e collaborazione da parte dei concessionari», del gioco online o con rete fisica, obbligati alla segnalazione operazioni di carattere sospetto.

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La fiscalità di settore

«Il mondo dei giochi – è inoltre emerso dall’audizione – genera una fiscalità di settore, costituita dal prelievo erariale unico su concorsi, pronostici e scommesse, dall’imposta sugli intrattenimenti e dall’imposizione sui redditi. Nell’ultimo triennio come sola base imponibile ai fini dell’imposta unica, è stata constatata una base imponibile superiore a 1,5 miliardi di euro, da cui è discesa una pretesa erariale per complessivi 208 milioni di euro».

Il controllo sul territorio

Nell’audizione in commissione Finanze sono stati illustrati, tra gli altri, anche risultati derivanti dall’azione di controllo sul territorio nei confronti dei punti-scommessa. «Tra gennaio 2022 e dicembre 2023 – è stato in particolare riferito – sono stati controllati quasi 4.500 esercizi commerciali e sono stati effettuati 245 interventi nell’ambito dei controlli relativi alla normativa antiriciclaggio, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 248 responsabili e sequestrati 55 punti non autorizzati alla raccolta di scommesse e 561 tra totem e apparecchi newslot e videolottery che non erano a norma, perché scollegati dal totalizzatore nazionale e avevano inserito schede particolari che consentivano di veicolare le scommesse non verso il totalizzatore nazionale, ma verso dei server ubicati al di fuori del territorio nazionale». Nello stesso periodo sono state, di conseguenza, «irrogate sanzioni per oltre 7,6 milioni di euro».

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