Domani sarà sentito Aldo Spinelli, l’imprenditore della logistica, 84 anni, ex presidente del Genoa e del Livorno, destinatario di una delle misure cautelari che il 7 maggio scorso hanno scosso i vertici istituzionali e il mondo imprenditoriale della Liguria.
L’interrogatorio di Spinelli ieri è saltato perché i suoi avvocati Andrea Vernazza e Paolo Gatto non hanno ricevuto la convocazione tramite pec dalla cancelleria del giudice per le indagini preliminari. L’atto è stato aggiornato a lunedì. A casa di Spinelli la Finanza ha trovato 220mila euro.
Di ieri la notizia di un’altra accusa a carico del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, quella di falso per la gestione delle discariche savonesi, per cui era già indagato per corruzione l’imprenditore Pietro Colucci, contestazione contenuta nella prima ordinanza eseguita martedì. Sul tema era stato iscritto Colucci inizialmente, poi erano emerse anche alcune ipotesi di falso, che hanno preso corpo con l’aggiunta di ulteriori elementi approfonditi durante le indagini cristallizzati anche all’interno di alcune intercettazioni che hanno fatto emergere la nuova contestazione.
Ieri il capo di Gabinetto di Regione Liguria Matteo Cozzani non ha risposto alle domande del gip ma ha fornito dichiarazioni spontanee. Cozzani, assistito dal suo avvocato Massimo Ceresa Gastaldo ha dichiarato la volontà dimettersi e negato ogni addebito. In caso di dimissioni, come sottolineano le difese, verrebbero meno secondo la pare le esigenze cautelari degli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni Cozzani chiederà di essere sentito dai pm.
Al centro dell’inchiesta il viavai di politici sullo yacht “Leila 2” di Aldo Spinelli. Politici e membri di istituzioni bipartisan, per incontri d’affari e discussioni sul futuro del porto e della città di Genova.
Per la Procura anche a bordo della barca ormeggiata a Marina Fiera si sarebbero consumati episodi di corruzione. Finanziamenti elettorali e regalie in cambio di promesse su concessioni e aree delle banchine. I telefoni venivano spesso lasciati a terra, per il timore di intercettazioni. Le conversazioni sul natante però i finanzieri le ascoltavano con le cimici.
Nuovo filone, si indaga su spostamento depositi chimici
La maxi-inchiesta si allarga anche ai depositi chimici delle società Superba e Carmagnani dal quartiere di Genova-Multedo nel ponente della città, all’area portuale di Calata Sanità, a Sampierderana. Si valuta il fatto che alle decisioni finali si sia arrivati dopo pressioni sui componenti del Comitato tecnico regionale che doveva dare il via libera decisivo. La Procura, come indicano diversi quotidiani, ipotizza i reati di abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità e traffico d’influenze.
Le prossime tappe dell’inchiesta
Sulle accuse a carico di Aldo Spinelli si saprà qualcosa nel dettaglio lunedì quando riprenderanno gli interrogatori di garanzia. Sarà sentito anche suo figlio Roberto. Saranno ascoltati anche il consigliere di amministrazione di Esselunga Francesco Moncata accusato di finanziamento illecito a Toti e l’imprenditore del porto Mauro Vianello accusato di corruzione nei confronti di Signorini.
Toti chiederà di essere sentito nuovamente già dalla prossima settimana dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere. La possibilità che resti a capo della Regione è legata alle valutazioni del Tribunale del Riesame che dovrà decidere sulla revoca dei domiciliari.
Tajani: “Per le dimissioni di Toti la scelta è personale, credo sia prematuro”
“È una scelta di Toti” quella di dimettersi o meno, “ma credo che adesso sia prematuro. Finché non c’è un interrogatorio o il tribunale del riesame credo che si debba aspettare. Poi sta a lui decidere se si vuole dimettere, io sono garantista, quindi per me finché non c’è una condanna in terzo grado uno è innocente, e come dice Nordio non è Toti a dover dimostrare la sua innocenza ma sono i magistrati a dover dimostrare la colpevolezza”. Lo ha detto il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani a In Mezz’ora su Rai3.