La 15ma edizione del Festival del Lavoro a Firenze è centrata su “Etica e sicurezza del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato un videomessaggio di 5 minuti che pubblichiamo integralmente.
“Devo dire che mi sento un po’ a casa: ho partecipato in passato a molte edizioni del Festival e mi fa doppiamente piacere intervenire oggi, in un’altra veste, quella di Presidente del Consiglio dei ministri – dice Meloni – Il Festival è una manifestazione che è cresciuta molto nel tempo e che non parla più soltanto ad una categoria di professionisti, ma parla a tutti coloro che hanno a cuore il lavoro, la competitività del nostro tessuto produttivo, il futuro dell’Italia”.
“Il lavoro è il cuore di questa manifestazione, ed è anche al centro del nostro impegno alla guida della Nazione. In questo anno e mezzo di governo abbiamo fatto le nostre scelte e abbiamo adottato i nostri provvedimenti, avendo sempre ben in mente il ruolo che spetta esercitare allo Stato, cioè, mettere le aziende e i lavoratori nella condizione di creare occupazione e ricchezza e redistribuire nel modo più giusto possibile quella quota di ricchezza che, con le tasse, torna nelle mani dello Stato. E che deve essere utilizzata per aiutare le persone più fragili e più esposte”, prosegue Meloni.
“Allora, fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato esattamente in questa direzione e i primi risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta. Da quando siamo al Governo abbiamo 600 mila occupati in più, il tasso occupazionale ha toccato il record del 62,1%, abbiamo superato per la prima volta il tetto dei dieci milioni di lavoratrici, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce e si riducono anche gli inattivi, cioè coloro che non solo non lavorano ma che hanno anche smesso di cercarlo un lavoro. È un segnale molto positivo, di grande fiducia nell’economia, e nel futuro. Dati che ci rendono orgogliosi e che anche il Presidente della Repubblica Mattarella, che voglio ringraziare ancora una volta, ha salutato con soddisfazione”.
“Non intendiamo ovviamente cullarci sugli allori, non significa, cioè, che vada tutto bene. Noi continuiamo a lavorare su questi dati, e migliorarli ancora. Proprio per questo, in occasione del Primo Maggio, abbiamo approvato un ulteriore pacchetto di norme che libera circa tre miliardi di euro per incentivare l’assunzione di donne, giovani e lavoratori più fragili, soprattutto al Sud.
Ma non ci stiamo occupando solo di rilanciare il nostro mercato del lavoro e di renderlo più dinamico. Stiamo concentrando la nostra attenzione anche sulle nuove sfide che i nostri lavoratori e le nostre imprese sono chiamate ad affrontare.
Voi avete scelto di dedicare il Festival esattamente ad una di queste, che è l’intelligenza artificiale generativa, e l’impatto che questa nuova tecnologia può avere sui sistemi economici e produttivi. Stiamo vivendo un cambiando epocale, che avrà un impatto determinante su ogni settore lavorativo, non solo in quelli più tradizionali ma anche in quelli più innovativi o che interessano il lavoro intellettuale, come il vostro”.
“Non possiamo da una parte fermare questa rivoluzione, ma dobbiamo lavorare per fare in modo che questo processo sia sempre a misura d’uomo. Che sia, cioè, incentrato sull’uomo, controllato dall’uomo e che abbia l’uomo come suo ultimo fine.
L’intelligenza artificiale sarà una risorsa se il suo sviluppo migliorerà la qualità del lavoro, se lo renderà più efficiente e sempre più a misura di persona. Non sarà una risorsa, al contrario, se condurrà semplicemente alla sostituzione dei lavoratori o all’espulsione di milioni di lavoratori dal mercato del lavoro. L’intelligenza artificiale investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, e non sarà limitato a profili di eccellenza tecnologica. In futuro continueremo ad avere bisogno di operai, insegnanti, artigiani, medici: ciò che cambierà sarà il modo di svolgere quei lavori, e sarà necessario acquisire le competenze necessarie per farlo. Per questo io sono convinta che sia fondamentale lavorare, tutti insieme, per promuovere un vasto programma di reskilling e upskilling per tutti, giovani e adulti, lungo tutto l’arco della vita e nei luoghi di lavoro e nelle società”.
“Perché, come ci dice la Banca Mondiale, l’80% della ricchezza delle Nazioni più avanzate è rappresentata dal sapere. È il sapere, è la competenza, che fanno la differenza in questo tempo. È una priorità, sulla quale dobbiamo avere il coraggio e la forza di investire.
Allora, sono temi che stanno a cuore a questo Governo e che questo Governo porterà anche in ambito G7, in questo anno di Presidenza italiana. Stiamo lavorando infatti per lanciare, nell’ambito della nostra Presidenza, un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale, particolarmente nel mondo del lavoro. È una sfida che io considero impegnativa, ne siamo ovviamente consapevoli, ma io sono convinta che il Sistema Italia – in tutte le sue articolazioni – abbia il coraggio, la visione, la capacità che servono per occuparsi anche dei temi più difficili e individuare le soluzioni più innovative.
Quindi, grazie, grazie ai Consulenti del Lavoro e a tutti voi per il contributo che darete in questi giorni. Faremo tesoro, dal canto nostro, come abbiamo fatto in molte altre occasioni, dei vostri suggerimenti e delle vostre proposte”.