Un esposto bipartisan all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per il “caso Meta”. Dopo le interrogazioni parlamentari di Marco Furfaro (Pd), seguita da quella di Maurizio Gasparri (FI), l’esperto social e attivista politico Leonardo Cecchi ha presentato un esposto che vede come firmatari 43 parlamentari di tutti i partiti. La firma è arrivata da Pd e Avs ma anche da esponenti di FdI e dal deputato di Italia Viva Roberto Giachetti, compatti nel denunciare all’Authority il controllo selettivo sull’informazione politica sulle sue principali piattaforme social, come Facebook e Instagram, che sarebbe operato dalla multinazionale Meta (ex Facebook). “Si segnala, pertanto – si legge nell’esposto – la necessità dell’intervento dell’Agcom per la pronta risoluzione della vicenda descritta”.
Policy di controllo diretto dei contenuti
“A partire dal 2021, la multinazionale Meta ha iniziato progressivamente a implementare una policy di controllo diretto sull’informazione politica, sociale e civica, prodotta inizialmente per la sua piattaforma principale, Facebook, e poi estesa a Instagram e Threads”. Tale policy, annunciata dalla stessa compagnia sul suo sito “opera su tutte le pubblicazioni considerate politiche, non solo su quelle potenzialmente pericolose, sensibili o contenenti fake news”, si legge nella segnalazione, che ricorda inoltre, come riportato dalla stessa multinazionale, la policy lavori “attraverso un’IA che analizza preventivamente i contenuti pubblicati da utenti e pagine, decidendo poi se, come e quanto alternarne la visibilità presso il pubblico”.
Rischio distorsione della concorrenza politica
Le criticità messe nero su bianco nell’esposto riguardano, tra i vari punti, la distorsione della concorrenza politica; l’inquinamento del voto democratico; un potere eccessivo di Meta. Società che ha un “un monopolio dell’informazione social, controllando essa la quota maggiore di questa infrastruttura critica” e per questo i denuncianti chiedono che l’Autorità disponga gli “opportuni accertamenti e adottare” delle misure previste e consentite dalla legge.