Secondo le rilevazioni di Anpal-Unioncamere, in 39 casi su 100 le imprese del Lazio prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati (rilevazioni di febbraio 2024); in particolare per quanto riguarda le posizioni di operai specializzati, dove la percentuale sale al 56%. Una quota pari al 35% delle assunzioni previste dalle imprese laziali interesseranno giovani con meno di 30 anni. I dati sono emersi al convegno “Its e apprendistato per lo sviluppo delle competenze e l’innovazione della formazione: buone pratiche ed esperienze”, l’evento, promosso da Fondazione Adapt e Intesa Sanpaolo, per presentare i risultati di una ricerca congiunta che esplora le connessioni virtuose esistenti tra gli Istituti Tecnologici Superiori (Its) e l’apprendistato di alta formazione nel Centro Italia.

I dati sul lavoro

Nel 2022, nel Lazio il tasso di disoccupazione è leggermente inferiore alla media nazionale (7,7% vs. 8,1%) ma nella componente giovanile il dato peggiora notevolmente, arrivando al 26% nella fascia di età 15 – 24 anni (24% il dato italiano). La percentuale dei giovani che non lavorano e non studiano tra i 15 e i 29 anni (NEET), nel Lazio è pari al 17%, due punti percentuali più bassa che in Italia (19%), ma lontano dalla media europea (circa 12%).

Il progetto di ADAPT

«Il progetto “Skill Alliance” – commenta Matteo Colombo, ricercatore della Fondazione ADAPT – è un’occasione per raccontare ai giovani e soprattutto alle imprese l’eccellenza rappresentata dal sistema ITS. I casi studi realizzati nell’ambito di questo progetto mostrano come grazie ad una solida alleanza tra mondo produttivo e sistema della istruzione terziaria non accademica sia possibile costruire percorsi in grado di garantire una formazione d’eccellenza e altamente innovativa, elevati tassi di placement post diploma, e soprattutto risposte concrete ai fabbisogni delle imprese, che oggi più che mai hanno bisogno di persone dotate di tutte le competenze necessarie a garantire processi di crescita, tenendo così assieme sostenibilità economica e sostenibilità sociale».

Investire nell’educazione

«In Intesa Sanpaolo – spiega Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo – siamo convinti che investire sull’educazione significa investire sulle persone e sulle nuove generazioni. Abbiamo pertanto avviato importanti sinergie con le associazioni di categoria e le scuole e che si rivolgono in particolare al mondo dei giovani per accompagnarli nei loro percorsi formativi».

Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo

I progetti di Intesa

«Oltre al progetto condotto in collaborazione con Fondazione ADAPT – spiega Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo – tengo a ricordare le tante iniziative per attivare processi di esplorazione dei trend trasformativi prevalenti relativi ai mestieri del futuro in ambito Digital Transformation, AI, Blue economy e Space Economy, Life Science e Transizione Energetica. “Giovani e Lavoro”, con cui offriamo formazione gratuita per l’inserimento dei giovani tra i 18 e i 29 anni nel mercato del lavoro, in particolare nei settori più richiesti come ad esempio Hi-Tech (Java, Salesforce e Cybersecurity), Industria meccanica di precisione (CNC), Vendite, Alberghiero e Ristorazione».

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