È invece slittato il decreto legislativo sulla revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, inizialmente atteso sul tavolo del Governo. Il provvedimento, nelle cui bozze figurava il bonus tredicesime, non è all’ordine del giorno della riunione. Il decreto, secondo quanto si è appreso, andrà in Cdm per l’esame preliminare la prossima settimana.
Ia, Butti: testo molto atteso da G7
Quello italiano, ha ricordato Butti, «è il primo governo che legifera in materia intelligenza artificiale» e prevede «un investimento di circa 1 miliardo con Cdp». «Il testo è compliance con quanto è stato votato dall’europarlamento» ed è «molto atteso anche dai colleghi del G7 all’ultima ministeriale». «È un disegno di legge che definisce senza equivoci chi elabora la strategia» e «definisce anche chi monitora, chi vigila e chi notifica e sanziona».
Nel ddl sull’Intelligenza artificiale, ha aggiunto, «abbiamo inserito l’articolo 24 per tutelare nel modo migliore le nostre opere che vanno protette nei data set che allenano i modelli». Butti ha ricordato che «la competenza nazionale è limitata su programmi e contenuti generati in Italia», ma «in materia di copyright già ci sono norme sufficientemente tutelanti».
Nordio: IA non condizionerà decisioni magistrati
«Ci troviamo di fronte a una vera evoluzione di cui non conosciamo gli esiti – ha sottolineato Nordio -. Sappiamo che la tecnologia avanza più velocemente della legge ma noi cerchiamo di prevenirne le conseguenze. La tecnologia, come la IA non è né buona nè cattiva, è neutrale. Lo dico perché si è diffuso il pensiero che l’IA possa sostituire un domani l’attività giurisdizionale. Un primo intervento è quello dell’articolo 14: Sistemi di IA sono usati esclusivamente per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario e la ricerca giurisprudenziale dottrinale. E’ sempre riservata al magistrato la decisione sull’interpretazione della legge, sulla valutazione dei fatti e delle prove e sull’adozione di ogni provvedimento. Cerchiamo di coglierne l’opportunità ma senza condizionare il magistrato».
Urso: Ddl a sostegno delle pmi, 1 miliardo è solo la dotazione iniziale
«È importante e significativo che in questo disegno di legge si affronti anche l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo delle imprese, soprattutto tenendo conto che il nostro Paese ha oltre 4 milioni di piccole e medie imprese, che devono essere messe in condizione di sfruttare appieno questa tecnologia». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento. L’obiettivo, ha continuato, è «creare un mercato dell’intelligenza artificiale che sia aperto, equo e senza barriere all’ingresso» e «garantire a tutti accesso a dati di alta qualità». Il ddl, ha aggiunto Urso, «indirizza 1 miliardo di euro del Fondo innovazione venture capital gestito da Cdp», «sono le prime risorse ancorché significative, poi vedremo le ulteriori necessità». Il ministro ha rimarcato che tra gli obiettivi del finanziamento ci sono la facilitazione della nascita di startup e del consolidamento di quelle che già operano nell’Ia, oltre che la nascita di «un campione nazionale».