Si rafforza l’impegno di Puig nel comunicare la sua identità e il suo stretto legame con la sua città natale, Barcellona, e del suo ricco patrimonio nautico. Con una lunga tradizione di sponsorizzazione nel mondo della vela, questa volta l’azienda globale di beauty, con marchi come Rabanne e Carolina Herrera, presenta la Puig Women’s America’s Cup la prima regata femminile dell’America’s Cup: per la prima volta nei suoi quasi 175 anni di storia, infatti, la 37esima edizione della competizione, che si svolgerà a Barcellona dal 5 al 13 ottobre, includerà una categoria riservata alle donne. Saranno circa 70 le atlete che parteciperanno: oltre ai sei team ufficiali di Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Italia, Svizzera, Stati Uniti e Francia, ci sono sei nuove squadre provenienti da Spagna, Paesi Bassi, Canada, Germania, Svezia e Australia.
«Vela, Barcellona e donne sono tre parole strettamente associate a Puig – afferma Marc Puig, presidente e amministratore delegato di Puig, azienda familiare che nel 2023 ha registrato ricavi per 4, 3 miliardi di euro -. Sosteniamo le regate veliche da più di 40 anni, siamo un’azienda nata e radicata a Barcellona, e le donne sono al centro dei nostri consumatori e della nostra gente. Ecco perché abbiamo deciso di sostenere questa bellissima idea non appena abbiamo saputo che Barcellona sarebbe stata la sede dell’America’s Cup nel 2024, e che sarebbe stata la prima volta in assoluto che sarebbe stata inclusa una regata femminile: la Puig Women’s America’s Cup».
Sebbene le donne siano state presenti all’America’s Cup fin dalle prime regate, non hanno mai partecipato in modo costante. Tra le prime si ricordano Susan Henn (1886) a bordo dell’irlandese Galatea e delle inglesi Enid Wyndham-Quinn (1893) e Phyllis Sopwith, negli anni 30. A loro si unirono le colleghe americane Edith Hope Goddard Iselin che fece parte dell’equipaggio vincitore per tre volte (tra il 1895 e il 1903), Gertrude Vanderbilt (1930) e anche Elizabeth ’Sis’ Hovey (1934).Dopo un lungo periodo in cui nessuna donna partecipava all’America’s Cup, nel 1995 ci fu una sfida femminile proveniente dall’America a bordo della Mighty Mary, sponsorizzata da Bill Koch e capitanata dalla velista americana Dawn Riley. Leslie Egnot dalla Nuova Zelanda era al timone e Annie Nelson si occupava della tattica.
L’architetto e designer spagnola Patricia Urquiola è stata incaricata di progettare e dare forma al trofeo che riceverà il 13 ottobre la squadra femminile vincitrice della Puig Women’s America’s Cup. Per questo, Urquiola ha utilizzato «una figura semplice, geometrica, come un cilindro, senza decorazioni elementi o una base, che a un certo punto si apre come una grande vela sbattuta dal vento». Realizzato in argento, con un’altezza di 58 cm e un peso di circa 5 kg, il suo interno nasconde un effetto oro rosa. La rifinitura è stata effettuata mediante un’accurata cesellatura nella parte più larga del cilindro.