Sono cominciate oggi le demolizioni dell’ex centro direzionale Alitalia di Muratella, nel quadrante Sud-Ovest della Capitale. In 18 mesi si completerà l’abbattimento di quattro edifici su cinque e si avvierà la riqualificazione di tutta l’area: 106.756 metri quadrati sulla collina, che diventeranno un nuovo quartiere, con un investimento di circa 300 milioni di euro targato Cpi Property Group, guidato dal magnate ceco Radovan Vitek.

Quindici anni di abbandono e degrado

Da 15 anni l’ex quartier generale della vecchia compagnia di bandiera Alitalia versa in stato di abbandono. Inaugurato nel 1991, era un centro direzionale all’avanguardia con cinque edifici collegati tra loro da una serie di tunnel che consentivano di spostarsi da una palazzina all’altra senza mai uscire all’esterno. L’impianto conteneva anche due auditorium, una sala stampa, una mensa per oltre mille persone, parcheggi per oltre 3mila posti auto e la ricostruzione parziale di una cabina di aereo, con il simulatore di volo di un B747 con pannello di comando esterno. Nel 2002, a causa della crisi della compagnia, il complesso è stato ceduto alla holding immobiliare di Vitek, restando in affitto fino alla fine del 2008, quando il centro è stato dismesso del tutto, a parte la palazzina A, riutilizzata come sede di uffici da alcune multinazionali. Tra il 2019 e il 2020 una serie di incendi ha coinvolto alcune palazzine, accrescendo il degrado.

Le operazioni di demolizione

Ad assistere, oggi, all’avvio delle demolizioni una nutrita rappresentanza tanto del Campidoglio quanto della proprietà: il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, e il presidente del Municipio Roma XI, Gianluca Lanzi, insieme all’amministratore unico di Cpi Property Group, Giuseppe Colombo, al general manager Mirko Bertaccini, e al direttore tecnico Michele Dal Prato. Alla fine delle operazioni, resterà in piedi soltanto la palazzina A.

Il nuovo quartiere

L’investimento da circa 300 milioni di euro complessivi poggia su un progetto di rigenerazione urbana articolato in due filoni. Il primo riguarda il comparto edilizio: è prevista la realizzazione, intorno a una piazza pedonale, di circa 1.300 unità abitative, di cui 320 destinate alla locazione a canone calmierato per l’edilizia sociale, con un plesso scolastico (primaria e secondaria) con auditorium. Ci sono poi le aree pubbliche da riqualificare: nuove zone verdi, infrastrutture stradali e parcheggi. Con un sistema di mobilità che incentivi l’uso dei mezzi pubblici e la condivisione dei mezzi di trasporto (bikesharing, car-pooling e car-sharing) e percorsi ciclo-pedonali, in connessione con la riserva naturale regionale Tenuta dei Massimi. Quello centrale si snoderà lungo la zona “servizi”, dove oltre alle scuole insisteranno anche un supermercato, attività commerciali di vicinato, pubblici esercizi e spazi per il gioco e lo sport.

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