Sciopero generale venerdì 8 marzo, con treni a rischio stop su tutto il territorio nazionale. Dalla mezzanotte alle 21.00, infatti, una sigla sindacale autonoma ha proclamato uno sciopero generale nazionale del personale del Gruppo FS, di Trenitalia e Trenitalia Tper.

I treni garantiti

Durante lo sciopero sarà garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di protesta sindacale, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari (6.00-9.00 e 18.00-21.00), consultabili nella sezione ’Treni garantiti in caso di sciopero’ del sito di Trenitalia. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Informazioni su collegamenti e servizi sono disponibili attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, il sito trenitaliatper.it, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e i presidi di assistenza clienti nelle stazioni.

I servizi garantiti da Trenord

La proclamazione dello sciopero nazionale del trasporto ferroviario potrà interessare anche il servizio ferroviario lombardo. Lo rende noto Trenord, sottolineando che “in analoghe circostanze, le ripercussioni sul servizio non sono state significative”. Prima dell’inizio dello sciopero, viaggeranno i treni con partenza prevista entro le ore 23.59 del 7 marzo e arrivo alla destinazione finale entro le ore 00.59 dell’8 marzo; venerdì, nelle fasce orarie 6-9 e 18-21, saranno garantite le corse presenti nell’elenco disponibile al link www.trenord.it/trenigarantiti. Per quanto riguarda il collegamento aeroportuale, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto -da Milano i bus partiranno da Via Paleocapa, 1- e tra Stabio e Malpensa Aeroporto. Eventuali cancellazioni di corse regionali, suburbane e del collegamento aeroportuale Malpensa Express saranno comunicate su sito e App Trenord.

I settori coinvolti: l’istruzione

Lo sciopero riguarda molti settori, a partire dal mondo dell’istruzione: dagli asili nido alle materne, passando per il personale di medie, superiori e università.
È il sindacato Flc Cgil ad aver proclamato un’intera giornata di astensione dal lavoro: “I diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’autodeterminazione, la parità salariale non sono ancora una realtà per tutte, anzi assistiamo, e su larga scala, a un attacco, a una messa in discussione dei diritti che le donne si sono conquistate nel corso degli anni. Ciò è evidente anche nel nostro Paese che è ancora ai primi posti nel mondo per gender pay gap e per incidenza del lavoro povero e precario; per non dire dell’invisibile sfruttamento del lavoro di cura, mai riconosciuto come responsabilità sociale, sempre e ancora scaricato sulle donne”, si legge in una nota.

I servizi garantiti nella sanità

Anche l’universo della sanità aderisce alla protesta. “per l’intera giornata, per ogni turno di lavoro, dall’inizio alla fine, l’erogazione delle prestazioni” nelle strutture sanitarie “potrà subire ritardi o disservizi. Sono comunque garantiti i servizi minimi essenziali, tra i quali il Pronto Soccorso e le urgenze, l’assistenza diretta ai degenti. Sarà, inoltre, data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili”, fanno sapere le sigle sindacali.

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