Il lanciatore pesante europeo Ariane 6 farà il volo inaugurale nella prima metà di luglio. La finestra della data di lancio – tra il 1° luglio e il 15 luglio – è stata individuata dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Il lancio sarà fatto dalla base di Kourou, nella Guyana francese. Il giorno preciso sarà fissato nelle prossime settimane.
Ritardo di quattro anni
La data di lancio è una tappa significativa per l’industria spaziale europea, perché il programma Ariane 6 ha avuto ritardi di anni. Il lancio inaugurale era previsto per il 2020, ma è stato rinviato più volte, anche a causa dei ritardi nello sviluppo per il Coronavirus. Il ritardo ha comportato anche un aumento dei costi, che è stato coperto con fondi pubblici.
Svantaggio rispetto a Musk
Il ritardo ha causato un buco nella capacità di lancio di satelliti dell’industria europea, perché il lanciatore più potente, Ariane 5, ha fatto l’ultimo volo nel luglio 2023. Questo gap di capacità ha favorito ancora di più l’industria americana SpaceX, di Elon Musk.
La scelta dell’Esa
Prima dell’ufficializzazione della finestra di lancio, la decisione sulla data è stata a lungo valutata dall’Esa, l’autorità che ha monitorato lo sviluppo dell’attività industriale gestita da ArianeGroup, la società che realizza il lanciatore in Francia e Germania. I soci di ArianeGroup sono i gruppi franco-tedesco Airbus e francese Safran, ciascuno con il 50 per cento. ArianeGroup controlla ArianEspace, la società che commercializza i lanci sul mercato.
Il ruolo di Avio
Anche l’industria italiana è coinvolta nella realizzazione del lanciatore pesante europeo. Avio Spa, che ha sviluppato il piccolo lanciatore Vega, ha una collaborazione industriale con ArianeGroup. Avio realizza i booster laterali, i motori del razzo, che sono due sulla versione Ariane 62 e quattro sulla versione Ariane 64. In questo modo Avio contribuisce a circa il 10% del lavoro per il razzo.