Le donne manager in Italia sono aumentate dell’8,1% nell’ultimo anno e sono raddoppiate dal 2008. È questo il dato significativo che emerge dall’ultimo “Report Donne” sui manager privati, elaborato da Manageritalia sugli ultimi dati ufficiali resi disponibili dall’Inps. Un report che mostra evidenti segni di cambiamento e miglioramento.
Le donne sono oggi il 21,4% del totale a fronte del 12,2% nel 2008. Questo aumento può essere attribuito a diversi fattori, tra cui il ricambio generazionale. Le donne sotto i 35 anni sono particolarmente rappresentate, con il 39% in ruoli dirigenziali e il 40% tra i quadri, che costituiscono l’anticamera della dirigenza.
Differenze settoriali
Per quanto riguarda i diversi settori, la presenza delle donne in ruoli dirigenziali è cresciuta nel Terziario del 8,5%, meno nell’Industria (+7,1%). Ottimi risultati anche per i comparti della sanità e assistenza sociale con un +18,3% totale con le donne che raggiungono il +20,2%. Nel settore dei servizi d’informazione e nella comunicazione d’impresa le donne fanno segnare un +10,5% rispetto al totale dei nuovi manager che si ferma al +6,5%.
Tuttavia, ci sono anche settori in cui la presenza delle donne manager è diminuita, come nell’istruzione e nell’insegnamento, dove si è registrato un calo complessivo del -34,6%, con addirittura un -48% per le donne. Questo potrebbe indicare un cambiamento nei desideri e nelle aspirazioni delle donne, che si stanno orientando verso altri settori lavorativi.
Differenze geografiche
Esistono inoltre disparità tra le aree geografiche del territorio italiano: la regione con la percentuale più elevata di donne in posizioni dirigenziali è la Sicilia (28%), seguita nell’ordine da Lazio (27,6%), Puglia (24%), Molise (23,1%) e Lombardia (23,3%). Agli ultimi tre posti Trentino-Alto Adige (10,9%), Umbria (13%) e Friuli-Venezia Giulia (13,6%).