In netto calo l’affluenza alle elezioni regionali in Basilicata. Alle 12 si è registrato poco più del 9,12%, rispetto al 13,31% di cinque anni fa. Nel dettaglio a Potenza ha votato l’8,4% (13,42% nel 2019), a Matera il 9,74% (13,08%).
Le urne sono aperte dalle 7 di questa mattina e fino alle 15 di lunedì in 682 sezioni nei 131 comuni lucani. Si vota anche in quattro sezioni ospedaliere. Non sono previsti né il voto disgiunto né il ballottaggio e quindi chi dei tre candidati alla presidenza prenderà più voti guiderà la Regione. Il nome si saprà lunedì sera.
Apparentemente bizzarro il dato che emerge dall’analisi del corpo elettorale: gli aventi diritto di voto sono più dei residenti, colpa del calo demografico. Nel dettaglio sono 567.947 gli aventi diritto, mentre la popolazione residente in Basilicata ammonta a 537.577 abitanti (dati Istat aggiornati all’1 gennaio 2023). Il corpo elettorale comprende anche gli iscritti all’Aire (anagrafe degli italiani residenti all’estero) e notoriamente la Basilicata è una terra di emigrazione. Non è la prima volta che accade, in Basilicata dal 2013 il corpo elettorale è maggiore della popolazione residente e con il passare degli anni si accentua il divario perché il calo demografico appare inesorabile.
I tre sfidanti: Bardi, Marrese, Follia
Vito Bardi, del centrodestra, tenta di riconfermare il proprio mandato, sostenuto da tutto il centrodestra che, a differenza di cinque anni fa, sarà allargato alle forze di centro che hanno scelto di sostenerlo (Italia Viva, Azione e l’appoggio di Marcello Pittella già presidente di Regione dal 2013 al 2019 per il centrosinistra, quando si dimise perché coinvolto nell’inchiesta sulla sanitopoli lucana (da cui venne poi assolto). Le liste che lo sostengono Forza Italia, FdI, Lega, Udc-Dc con Rotondi-Popolari Uniti, Orgoglio Lucano, La Vera Basilicata.
Il presidente uscente della Regione Basilicata, Vito Bardi è il candidato del centrodestra e del terzo polo
La ricerca del candidato per il centrosinistra è stata travagliata. Nomi presentati e poi bruciati a causa di una decina di veti incrociati e alla fine Mister preferenze, così viene definito Marcello Pittella, ha deciso di andarsene a destra dopo che il centrosinistra non ha sposato la sua autocandidatura alla guida della Regione.
Alla fine l’intesa si è trovata sul presidente della provincia di Matera Piero Marrese che viene sostenuto da Pd, M5s, Avs-Si-Psi, Basilicata Possibile, Basilicata Casa Comune, Basilicata Unita.
Piero Marrese è il candidato presidente per il centrosinistra
Il terzo candidato, Eustachio Follia, è invece sostenuto essenzialmente dal partito paneuropeo Volt.
Eustachio Follia è il candidato presidente di Volt
La legge elettorale in Basilicata
Si vota in un unico turno: diventa presidente il candidato che riceve la maggioranza (anche relativa) dei voti. Non esiste il voto disgiunto e quindi è possibile votare una delle liste che si presentano e, in automatico, il voto arriverà al candidato Presidente collegato a quella lista. Oppure è possibile votare solo un candidato Presidente senza esprimere un voto di lista.
Si possono dare due preferenze ma osservando la doppia preferenza di genere
Alle liste collegate al presidente eletto viene eventualmente assegnato un premio di maggioranza, nella seguente misura: da un minimo di 11 seggi, nel caso in cui il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore o uguale al 30%, fino a un massimo di 14 seggi, per un numero di voti superiore o uguale al 40%. La legge prevede anche una soglia di sbarramento dell’8% per le coalizioni e del 3% per le liste non coalizzate. Tuttavia, le liste all’interno delle coalizioni che abbiano superato il 4% possono ottenere seggi.
Il territorio della Regione è ripartito nelle due circoscrizioni elettorali di Potenza e Matera, che insieme formano il collegio unico regionale ai fini del calcolo dei voti attribuiti ai candidati alla carica. I seggi assegnati alle circoscrizioni non sono variati rispetto alla precedente e sono 13 eletti per la provincia di Potenza e 7 per quella di Matera. Il Consiglio regionale è formato da 20 consiglieri a cui si aggiunge il presidente eletto.