La settimana santa è il momento di maggior impegno (e di più profondo significato) dell’anno liturgico per la Chiesa Cattolica. E in Vaticano – come in tutte le chiese del mondo – è iniziata con la Domenica delle Palme. Nella messa in piazza San Pietro, davanti a 70mila fedeli, domenica scorsa papa Francesco non ha pronunciato l’omelia, e dopo qualche minuto di silenzio, non previsti, è andato oltre nella messa. Non l’ha letta nessuno, come ormai da settimane capita per discorsi in pubblico, che affida ad un monsignore dell’entourage.

Bergoglio ha il respiro affaticato, segno che la bronchite che lo colpisce spesso in inverno sta lasciando tracce. I medici assicurano che Francesco nel complesso sta bene, a parte il problema di mobilità che lo costringe gran parte del tempo sulla sedia a rotelle. Ma è un uomo di 87 anni, appesantito nel fisico, che non si risparmia ed evita periodi di riposo, come via via gli viene suggerito. Insomma, la salute del Papa è ora un punto importante nell’agenda della Santa Sede.

L’incognita dei viaggi

In realtà lo è dal luglio 2021, quando fu operato per una divericolite del colon, operazione laboriosa e che ha lasciato strascichi per un pò. Soprattutto fu lo smaltimento dell’anestesia ad essere lungo, e questo lo ha convinto a non sottoporsi ad una operazione al ginocchio. Ma non ha potuto evitare un’altra operazione, nel luglio 2023, per un intervento di laparotomia e plastica su antiche cicatrici all’intestino, un’operazione di urgenza, sempre al Gemelli. Via via si sono susseguiti dei rapidi ricoveri e delle tac: le sue condizioni sono sotto costante osservazione, tanto che lo scorso anno ha annullato la partecipazione alla conferenza sul clima di Dubai.

Ora ci sono dei brevi viaggi previsti in Italia, il primo a Venezia in aprile, poi Verona e Trieste, e a settembre in Belgio, e alla Segreteria di Stato stanno lavorando per una missione in Asia di diversi giorni, tra Timor Est e Papua Nuova Guinea. Si vedrà.

L’agenda fitta tra giovedì Santo e lunedì dell’Angelo

Per ora c’è in ballo la settimana santa. Per il giovedi Santo due gli appuntamenti: la celebrazione del mattino del Crisma e il pomeriggio la messa in Coena Domini al carcere femminile di Rebibbia, con la lavanda dei piedi. Il venerdì santo la celebrazione della Passione a metà pomeriggio in San Pietro e dopo le 21 la Via Crucis al Colosseo: lo scorso anno la seguì da Santa Marta per il freddo. Il sabato la messa – ora di inizio ormai anticipata alle 19,30 – per la Veglia pasquale, una cerimonia tradizionalmente molto lunga.

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