Alla luce della richiesta inoltrata ieri dal leader del M5S Giuseppe Conte di sciogliere il Giurì d’onore perché sarebbero venuti meno i criteri di “imparzialità che avrebbero dovuto ispirare i suoi lavori”, il presidente della Camera Lorenzo Fontana “prende atto di tale istanza”. E pertanto, dichiara nell’Aula della Camera la vicepresidente di turno Anna Ascani che legge un comunicato della presidenza, “il Giurì d’onore deve considerarsi sciolto”.

Questo il messaggio della Presidenza letto in Aula dalla vicepresidente Anna Ascani (Pd): “In ordine alla istanza presentata dal deputato Giuseppe Conte di costituire una Commissione d’indagine ai sensi dell’art. 58 del Regolamento per giudicare la fondatezza delle accuse rivoltegli dalla deputata Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri, nel corso della seduta dell’Assemblea del 12 dicembre 2023, e alla successiva costituzione della medesima Commissione in data 28 dicembre 2023, la Presidenza prende atto del ritiro dell’istanza da parte del deputato Conte, con lettera pervenuta ieri. E questo senza entrare nel merito delle considerazioni espresse nella medesima lettera. La Commissione d’indagine si intende conseguentemente sciolta”. 

Secondo quanto si apprende da fonti della Camera, il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, prima delle comunicazioni in Aula sul Giurì d’onore ha incontrato il presidente dell’organismo, Giorgio Mulè, per comunicargli le decisioni assunte a seguito del ritiro dell’istanza da parte dell’onorevole Conte. In tale occasione Fontana ha ringraziato Mulè per l’accuratezza e la precisione del lavoro svolto e per la perfetta aderenza al regolamento della Camera della procedura seguita per giungere alla relazione finale.

Mulè: oltraggiata l’istituzione del Giurì 

Se fossimo stati in un Tribunale tutto quello che è successo sarebbe stato considerato un oltraggio alla Corte”. A dirlo, in una conferenza stampa alla Camera è il vicepresidente di Montecitorio Giorgio Mulè che era stato incaricato dal presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana di presiedere il Giurì d’onore chiesto dal leader M5S Giuseppe Conte per pronunciarsi sulla contesa con la premier Giorgia Meloni a proposito dell’adesione dell’Italia al Mes. “Tutto quello che è stato detto riguardo al fatto che nel Giurì si fosse già arrivati al voto di una relazione è falso”, assicura.

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