Una Lega “col sorriso” chiede ai suoi da Bari Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro dei Trasporti ha parlato all’evento ‘Volare Italia’ organizzato dal partito nel capoluogo pugliese. “Nei prossimi mesi dobbiamo metterci l’anima. Le elezioni di giugno possono cambiare la storia d’Europa, così come le prossime elezioni americane potranno cambiare la storia dell’Occidente”, ha detto Salvini. “Spero che nessuno dopo il voto di Bruxelles dica non vuole Le Pen per il governo europeo”. È un Matteo Salvini che parla di pace, che torna a citare se stesso come papà, che cita il sole e la bellezza del Sud, la libertà e il lavoro. A momenti alza i toni con le sue tipiche digressioni al vetriolo, contro la farina di grillo e certi magistrati, contro “i partiti del no”, con un atteggiamento che rivela lo sforzo di rimettersi su un binario bonario che si è prefissato. 

“Spero che le elezioni a Bari non slittino. Sicuramente quello che sta emergendo, leggendo le cronache dei giornali, non rende giustizia a una comunità straordinaria come quella pugliese e barese”. A chi gli chiedeva se il Comune di Bari sarà commissariato, Salvini ha risposto: “Non lo so, chiedetelo al ministro Piantedosi. Io faccio il ministro delle Infrastrutture, mi occupo di portare l’alta velocità da Roma a Napoli a Bari”. Quel che invece Salvini dà per certo è che la “parabola” di Emiliano e Decaro in Puglia sia finita: “Mi sembra che la parabola di Decaro e Emiliano, non commento le inchieste giudiziarie, ma stia politicamente finendo, se le stanno dando di santa ragione. Pd e Cinque Stelle si insultano un giorno sì e un giorno no. Il valore aggiunto è il centrodestra, a Bari e in Puglia finalmente, dopo anni di divisioni, è l’unità, la compattezza”

E per la scelta del candidato del centrodestra visto che mancano due mesi al voto “si  parla di pochi giorni”, e ovviamente Salvini auspica che possa essere un leghista. “Noi dopo 20 anni abbiamo tutta l’intenzione di tornare alla guida di questa straordinaria città”. 

La legge salva-casa: “Misura di equità sociale”

“Stiamo parlando – ha detto Salvini parlando della sua legge per mini-condoni che ora deve affrontare ostacoli burocratici – di 20 centimetri di una finestra, di una cameretta per il bimbo, di  un antibagno, di un soppalco, di una veranda: tutto quello che c’è all’interno delle abitazioni e che non riguarda i villoni. Se uno si è fatto la villa su una spiaggia o in zona sismica o in zona protetta,  va abbattuta con le ruspe” ma è una legge che “riguarda piccole irregolarità che  stanno bloccando milioni di appartamenti in tutta Italia, bilocali o  trilocali”.

Le opposizioni parlando di questa normativa come di un ennesimo condono con scopi elettorali. “Stamattina ho avuto la conferma che il piano salva-casa va bene: mi ha attaccato e insultato il segretario della Cgil Landini. Se non va bene alla Cgil vuol dire che va bene agli italiani”.

Elezioni europee, “Ue è stata un disastro, va cambiata profondamente”

“Con il voto di giugno abbiamo il dovere di cambiare profondamente l’Unione europea. Non possiamo correre il rischio di dare l’autonomia ai territori per poi dipendere nel nostro vivere dalle scelte dei signori di Bruxelles che negli ultimi anni hanno fatto, o per ignoranza o per interesse economico e sudditanza nei confronti di altre superpotenze, l’esatto contrario dell’interesse nazionale italiano e dei cittadini europei. Questa Ue è stata un disastro”.

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