Si è spenta a Roma, dopo una lunga malattia, Maria Fida Moro, primogenita del leader della Democrazia cristiana Aldo Moro. Maria Fida Moro, 77 anni, era ricoverata in una clinica romana. Risiedeva da tempo a Fiano Romano. E’ stata senatrice nella X legislatura, dal 1987 al 1992, eletta con la Dc e passata poi al gruppo di Rifondazione comunista come indipendente per approdare, infine, al gruppo misto. Nel 1993 si era candida come sindaca di Fermo con il Movimento Sociale Italiano partecipando alla costituzione di Alleanza Nazionale
Nel 2016 si era candidata al Comune di Roma come capolista di ‘Più Roma – Democratici e Popolari’ a sostegno di Roberto Giachetti. Ha raccontato la storia della sua famiglia nel libro ‘La casa dei cento Natali‘, edito da Rizzoli. Suo figlio, Luca Moro, è l’amato nipote al quale Aldo Moro faceva riferimento nelle sue lettere dalla prigionia.
Maria Fida Moro era nota per aver fatto molte dichiarazioni polemiche riguardanti il rapimento e l’assassinio del padre. Aveva accusato l’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, nel 1978 ministro dell’Interno, di essere stato “corresponsabile” della morte dello statista democristiano.
Gran parte della sua vita è stata dedicata alla ricerca delle verità, a suo parere nascoste, sull’uccisione del padre e per questo aveva fondato l’Associazione Radicale “Sete di verità”. Nel 2013 insieme al figlio e altri aveva creato il movimento cristiano sociale “Dimensione Cristiana con Moro“, ispirato alla politica dello statista democristiano. Si era invece mostrata contraria alla rielaborazione cinematografica del rapimento Moro, esprimendosi molto duramente contro la serie “Esterno notte”, di Marco Bellocchio.
L‘Aula del Senato alla notizia della sua morte ha osservato un minuto di silenzio.